KONQUEST – The Night Goes On (Iron Oxide records 2020)

KONQUEST – The Night Goes On (Iron Oxide records 2020)

Gennaio 17, 2021 Off Di fr3ng

“Non ha senso produrre un disco traditional heavy metal negli anni venti del duemila” direbbero quegli invidiosi che un disco del genere non saprebbero né scriverlo né suonarlo.
Konquest è un progetto nato in Toscana, interamente curato da Alex Rossi e che si discosta abbondantemente dalle produzioni dei suoi progetti passati. Alex Rossi è infatti già da anni attivo in altre band toscane quali Carlos Dunga, Iena, xDeloreanx et al.
Il disco d’esordio The Night Goes On, uscito per l’etichetta polacca Iron Oxide Records, attinge da varie fonti ma senza allontanarsi dal perimetro dell’heavy metal dei primi anni ’80, tanto nella scrittura, quanto nella produzione e nei suoni.
L’album inizia con la cavalcata di batteria che dà l’avvio a Theme of The Conqueror, intro strumentale, prosegue con la title track -molto bella- e va avanti in maniera coerente e piacevole nei suoi trentacinque minuti totali, distribuiti in otto tracce.
È particolarmente evidente l’influenza degli Heavy Load, non tanto negli arrangiamenti quanto nel cantato. Dal punto di vista strumentale, invece, troviamo delle chitarre spesso armonizzate e melodiche, aspetto di innegabile matrice Maiden (la parte centrale di The Vision sembra un vero e proprio tributo a Hallowed Be Thy Name degli Iron Maiden) ma che ricorda da lontano anche l’epic primordiale, l’hard rock e il progressive rock.
Alcuni pezzi entrano in testa grazie a dei ritornelli -passatemi il termine improprio- tormentone (The Night Goes On, Keep Me Alive).
The Night Goes On è volutamente rétro in ogni sua parte, dalla musica ai suoni alla cover (a cura di Zeero), senza che questo risulti mai un aspetto grottesco.
Il disco, infatti, è notevole e non lo è soltanto il disco in sé, ma lo è anche e soprattutto lo sforzo dell’autore nello scrivere, eseguire e produrre interamente un album del genere.

The Night Goes On è promosso a pieni voti e Konquest si inserisce di prepotenza nell’odierno scenario revival del metal e del rock degli anni 70/80.