Intervista a Ziro e Sanso (Rough Touch, Game Over, Joke, Silver, Fate, Busted Out)

Intervista a Ziro e Sanso (Rough Touch, Game Over, Joke, Silver, Fate, Busted Out)

Febbraio 27, 2020 Off Di fr3ng

Ciao ragazzi. Esordiamo con una domanda classica: come e quando vi siete conosciuti?
Z: Ciao a tutti. Tra noi membri dei Rough Touch ci conosciamo ormai da diversi anni. Io e Sanso da più di dieci. Con Nick da poco meno, ma sicuro un’altra decina di anni buoni, dato che abbiamo sempre fatto parte della stessa compagnia da quando eravamo dei ragazzini. Seddy lo conosco personalmente da meno tempo, anche se comunque, essendo tutti della stessa scena musicale cittadina, bene o male ci siamo sempre incrociati agli eventi di Ferrara.

Avete due band in comune, Game Over e Rough Touch. I primi sono una realtà molto affermata nel panorama thrash metal italiano. Cosa vi ha spinti a iniziare un altro progetto, lanciato in un ambito più di nicchia e con un’utenza e delle risorse ben più ridotte come quello hardcore?
Z: Coi Game Over siamo in una fase di iato. Suoniamo ogni tanto ma molto meno rispetto a tre anni fa. Quindi, dato il maggior tempo a disposizione, abbiamo deciso di ricominciare da zero, con un gruppo nuovo, cercando di fare però qualcosa di più estremo rispetto a quello che facciamo coi Game Over. In realtà non mi sono posto il problema della scena musicale con più o meno risorse rispetto ad un’altra sinceramente, anche perchè credo non sia vero. Ognuna ha i suoi big events e le sue scene underground. Anzi, credo che attualmente la scena hardcore sia decisamente in forma migliore rispetto quella metal, almeno qui in Italia se la mettiamo sul piano dell’affluenza ai concerti.

S: Come ha già scritto Ziro, i Game Over sono in una fase di stallo da un paio di anni e il tempo per avviare altri progetti è aumentato. Comunque sia, uno dei motivi principali dell’aver iniziato questo nuovo progetto è dovuto dallo “scioglimento” dei Busted Out nel 2018. Nick (attuale batterista Rough Touch) e io, volevamo comunque continuare a suonare insieme e Ziro è arrivato come un angelo caduto dal cielo, proponendosi come cantante. Successivamente è arrivato Seddy al basso. Oltre a questo, ci ha spinto la voglia di fare qualcosa di più aggressivo, con ritmiche massicce e con del groove anni 90, provando a mischiare un po’ tutte le nostre influenze musicali. Il fatto che sia più di nicchia sono d’accordo e personalmente non penso ci siano risorse più ridotte rispetto ad esempio al giro metal, basta solo aver la volontà di sbattersi tanto.

Ziro, da qualche tempo sei presente sulle scene anche come illustratore ed i tuoi artwork sembrano molto apprezzati. Come è nata la passione per il disegno e come hai deciso di farlo attivamente al servizio delle band?
Z: in realtà disegno fin da che ho memoria. È una passione che ho avuto fin da piccolissimo. Ho sempre disegnato molti degli artwork o degli sketch originari dei Game Over e in passato ho avuto qualche piccolo incarico da band locali ma non mi sono mai preso sul serio. Poi grazie a Sanso che me l’ha menata di iniziare a mettere qualche disegno sull’internet ho deciso di mettermici seriamente e ho iniziato ad avere qualche piccolo riscontro positivo e le prime commissioni da band italiane, europee ed americane. Alla fine mi sto specializzando per essere un grafico, il mio obbiettivo è di guadagnarmi da vivere facendo questo, che si tratti di artwork/grafiche per band o grafiche e siti web di qualunque altro tipo per aziende e privati.

(alcuni artwork di Ziro)

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Personalmente apprezzo molto la commistione stilistica e culturale tra certo tipo di metal e l’hardcore punk. Fa molto anni ’80. Secondo voi in Italia è possibile avere un approccio trasversale di questo tipo o si ragiona per compartimenti stagni?
Z: Sicuramente il mischiare il metal con l’hardcore non è una cosa nuova, anche se credo possa ancora offrire molti risultati interessanti e inediti. Come ogni cosa ognuno ha i suoi gusti musicali ed è difficile generalizzare, così come è impossibile che la tua proposta musicale possa piacere a tutti. Mi sento però di dire che un genere come quello proposto da noi Rough Touch non sia certamente il più gettonato in Italia. Noi peschiamo a piene mani dall’hardcore e dal metal americano di fine anni ’80 e primi ’90 cercando di renderlo nostro e attuale mentre, a grandi linee, l’idea che ho sempre avuto del pubblico hardcore-punk italiano è che gli piaccia ascoltare sempre la solita musica, ancorata agli stilemi del punk dei primissimi anni ’80, in particolare quello italiano e che ci sia poca volontà di spingersi un pò oltre e scoprire le sfumature più recenti dell’hardcore. Tuttavia mi è parso di captare in questi ultimi anni una generale aria di cambiamento. I miei coetanei e chi è di qualche anno più giovane mi è sembrato più aperto musicalmente e meno ancorato alle sonorità del punk di inizio anni ’80. A dimostrazione di ciò le band formatesi negli ultimi anni come Silver, 3ND7R, Rake-Off, Caged, Hobos chiaramente influenzate dal metal e che si stanno guadagnando un loro seguito. Mantenere la curiosità e cercare di ascoltare band nuove trovando quelle che ci piacciono e supportarle CONCRETAMENTE, non solo con un like sui social. Superare i pregiudizi (in questo caso musicali) credo sia l’unico modo per creare una scena più inclusiva e ampia.

S:In Italia, a parer mio, c’è ancora una mentalità molto settoriale se si può dire. Trovo assurdo che in questi anni, non si cerchi di scoprire altre realtà musicali oltre a quelle che proponeva l’Italia negl’anni 80/90. Fortunatamente, come dice anche Ziro, gruppi nuovi come 3nd7r, Silver, Hobos, Caged, hanno influenze metal sicuramente, ma aggiungono un tiro e un attitudine hardcore che a molti gruppi italiani manca.

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Come è la vita a Ferrara per un musicista metal/hardcore? Ci sono abbastanza eventi, club, band, sale prova?
S: Diciamo che a Ferrara i gruppi ci sono ma in tanti si accontentano di suonare in sala prove, bersi le sue birrette e riga. Vuoi per il poco tempo, per il lavoro che ti toglie le energie, ma a parer mio, se hai una passione, ti sbatti come un cane per portarla avanti. Eventi sul genere ce ne sono pochi e sono presenziati per lo più dal pubblico veneto. L’unico locale rimasto è il circolo Black Star e fa serate regolarmene ogni mese. Un evento da tenere sott’occhio quest’anno, dove io e Ziro da un paio di anni diamo una mano, è il Distruggi La Bassa festival che come headliner ha già confermato i DRI e un altro paio di nomi che usciranno a breve. La cosa figa è che quest’anno si terrà in città e per l’occasione proveremo ad andare nelle scuole per cercare di fomentare qualche giovane, sperando in un futuro cambio generazionale che aimè a Ferrara non c’è stato.

Z: Allora, credo che Ferrara abbia un grande potenziale, sia perché è una gran bella città sia perché è ben collegata con molte delle principali città del nord Italia. Tuttavia, essendo molto piccola gli spazi per eventi sono pochi e, per di più, il pubblico ferrarese è molto volubile, quando non incoerente. La situazione è che gli eventi ci sono (solitamente uno al mese), ma quei 2 o 3 impavidi che organizzano devono sempre sperare nell’affluenza dalle province limitrofe e dal Veneto. Nonostante si cerchi di coinvolgere i ragazzi della nostra età e più giovani, il ricambio generazionale è bassissimo e quelli che si professano appassionati di musica Metal o Hardcore/Punk spesso preferiscono andare al pub a raccontarsi puttanate o a parlar male di chi un minimo di sbatte per cercare di costruire qualcosa in una città così difficile.
A questo si aggiunge che i locali che davano spazio alla musica Metal e Hardcore erano due di numero e sono da poco scesi ad uno solo dopo che il proprietario di uno di questi ci ha fatto un simpatico scherzone prima confermandoci una data che stavamo organizzando con una band HC inglese assieme ai ragazzi dei Silver e 3ND7R, poi comunicandoci che non avrebbe più fatto concerti Hardcore lasciandoci di conseguenza a 90. Il colmo è che ha poi avuto la bella idea di proiettare questo mese il docu-film “At The Matinee”, se non è incoerenza questa… Capisci quanto sia veramente difficile far qualcosa qua da noi? Ciononostante, le sale prove ci sono e le band anche. La mia speranza è che si riesca a coinvolgere sempre più ragazzi, svegliando in loro la curiosità di scoprire questo tipo di musica e i valori che porta con sé. Riuscire così a creare una buona base giovane, che possa a sua volta passare il testimone alle generazioni successive ridando un pò di vita ad una scena fiacca.

Sanso, suoni con tipo una dozzina di band. Come trovi il tempo?
S: Attualmente suono con 4 gruppi e devo dire che riesco a gestirmi abbastanza bene. Facendo i turni a lavoro e avendoli di 6 mesi in 6 mesi, riesco a incastrare prove e concerti abbastanza bene. Non ti nascondo le bestemmie che volano quando due concerti si accavallano lo stesso giorno 🙂

Progetti futuri per le vostre band?
Z: parlando per me, coi Rough Touch abbiamo scritto pezzi nuovi e in primavera registreremo. Poi ci concentreremo nel cercare una etichetta che sia interessata nel stampare e promuovere la nostra merda sia dentro che fuori Italia perchè noi non siamo capaci di far bene questa cosa, inoltre sarebbe una sbatta in meno per noi dover star dietro anche a questo aspetto. E senza dubbio suonare più che possiamo sia dentro che fuori Italia per portare quello che abbiamo da dire in lungo e in largo. Coi Fate abbiamo finito di registrare il materiale nuovo a metà dicembre e uscirà spero presto. Coi Game Over, come dicevo, siamo in una sorta di pausa e di dischi all’orizzonte non ce ne sono. Passo la parola al mio consorte Alessandro.

S: Confermo che andremo a registrare dei pezzi nuovi e successivamente cercheremo di trovare un etichetta. Per quanto riguarda i Joke, abbiamo fatto uscire un ep (Masked Illusion) che potrete trovare su spotify e attualmente stiamo scrivendo dei pezzi nuovi. Con i Silver siamo appena tornati da un mini tour in Polonia e stiamo scrivendo pezzi nuovi che andremo a registrare verso marzo\aprile penso.

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Coltivate altre passioni che non abbiano a che fare con la musica?
S:Quando riesco vado in palestra e anche se il tempo è poco, provo ad allenarmi almeno 2 volte a settimana. Ho la passione per i videogiochi e da pochi anni trovo rilassante dedicarmi alla cura delle piante, in particolar modo i bonsai.

Z: A parte il disegno e la grafica in generale, che è comunque almeno in parte legato alla musica, poco altro, anche perché già solo questo mi porta via molto tempo. Ho una grande passione per la storia e l’archeologia, in particolare per il periodo classico, specialmente quello riguardante la civiltà romana.

Siamo ai saluti. Grazie, ragazzi, per il vostro tempo e buona fortuna per tutto!
Z: grazie a te per averci dato un po’ di spazio per farci conoscere. Spero che chi leggerà si incuriosirà e vorrà ascoltare la nostra musica e leggere i nostri testi (tanto trovate i nostri pezzi su Spotify, BandCamp, YouTube e qualunque piattaforma di musica in streaming) e cercare di capire quello che vogliamo trasmettere. Se vi piace quello che facciamo allora speriamo di vedervi ad un nostro concerto.

S: Grazie mille a te per questo spazio e in bocca al lupo per le future uscite! Se volete darci un ascolto, siamo su spotify con Rough Touch, Joke e Game Over. Invece, trovate tutto il demo Silver su bandcamp.