Disavow – s/t (recensione)

Disavow – s/t (recensione)

Settembre 21, 2019 Off Di fr3ng

Dopo Half Empty, il 7” di debutto, tornano i Disavow con un LP chiamato -appunto- Disavow.

Per chi non li conoscesse, i Disavow sono una band svedese composta da membri di altri progetti illustri quali Anchor, Gust, Murderofcrows, Oak e Painted Wolves.

Il disco, composto da undici pezzi, è tirato e caotico. La lunghezza media delle tracce è di un minuto e mezzo, a eccezione dei due pezzi di chiusura. Al primo ascolto mi torna in mente quel filone oscuro e maledetto dell’hardcore punk che ha riscosso molta fortuna fino a una decina di anni fa con band come Cursed, Trap Them e simili ma anche ultimi Blacklisted. Insomma, scuola Deathwish records.

Da un ascolto meno superficiale, però, mi rendo conto di essermi fatto ingannare da quel gain quasi sempre a 12, dai frequenti tempi d-beat e da quella voce tanto urlata da bucarmi i coni delle casse.
Sì perché in realtà nel disco c’è mescolanza. Si possono trovare infatti, nelle ritmiche e nella scrittura, anche elementi più classici dell’hardcore punk così come soluzioni originali che mostrano personalità e fantasia. Il tutto all’interno di un contenitore che trasmette potenza, rabbia, panico.

Sono presenti i featuring alla voce con Chris Colohan (Sect/Cursed) in See Through Me e Andrea Cengic (Waste) in Abstain.

L’album, prodotto dall’italiana Epidemic Records, è stato registrato e mixato da Ulf Blomberg presso Hobo Rec/The End Studios, mentre la cura del master è di Will Killingsworth. Sulla produzione c’è poco da obiettare, calza perfettamente a pennello con lo stile proposto.

L’artwork, bellissimo, è di Isabell Kirstinä, così come per il precedente Half Empty, con cui si riallaccia il concept.

Per concludere, nel complesso il disco è di qualità molto alta. Non riesco a individuare un target di pubblico e di gusti perché, per quanto ci siano alcuni evidenti riferimenti stilistici, lo trovo piuttosto trasversale.

Non ho mai avuto la fortuna di ascoltare la band dal vivo ma sono particolarmente convinto che valga la pena farlo.