Dead Heat – Certain Death (recensione)

Dead Heat – Certain Death (recensione)

Maggio 7, 2019 Off Di fr3ng

Negli ultimi anni, in America e in Europa, il revival crossover sta tirando fuori gruppi e dischi di una qualità che non si vedeva da anni.

Band come Power Trip, Red Death, Foreseen, Mindforce e altri stanno rispolverando quelle formule che nella seconda metà degli anni ’80 hanno scritto la storia.

All’interno di questo panorama si inseriscono con prepotenza i californiani Dead Heat, che rivendicano il posto che gli spetta nel crossover thrash americano.

Avevo già apprezzato la band nello split con i Mindforce, in cui proponevano tre ottimi pezzi. Si riconfermano con Certain Death, primo loro LP, prodotto da Edgewood Records.

Per descrivere efficacemente il disco andrei dritto al sodo elencando le band di riferimento che si possono individuare durante l’ascolto: Crumbsuckers (di cui è presente la cover di Trapped), Carnivore, SOD, Broken Bones.

Non mi affretterei, tuttavia, a definire Certain Death un disco thrash puro. La reinterpretazione dello stile, infatti,  avviene attraverso l’inserimento di alcuni elementi più moderni e personali, a partire dal cantato, con metriche e timbro più hardcore che metal, ritmiche non sempre “dritte” e veloci ma a volte cadenzate e tendenti al midtempo hardcore classico. È un po’ come dire “ok, siamo una band thrash nella musica e nell’estetica (vedi cover del disco) ma abbiamo un profondo background hardcore punk”.

Probabilmente è questo che mi piace maggiormente di questa band, ovvero evitare un’interpretazione eccessivamente verticale del genere spaziando in maniera trasversale.

I nove pezzi del disco (+ la cover dei Crumbsuckers) sono molto ben scritti e suonati ed è difficile sentire soluzioni ovvie nella struttura delle canzoni. La produzione è molto buona e i suoni sono perfettamente attinenti.

Per concludere, posso definire Certain Death un’ottima uscita, sicuramente una delle migliori di questo primo quadrimestre 2019 e spero vivamente che vengano quanto prima in tour in Europa.