Blades – s/t (recensione)

Blades – s/t (recensione)

Maggio 7, 2019 Off Di fr3ng

Ve la ricordate la prima metà degli anni 80?
Io no. non ero nato. Forse neanche voi. Però ascoltiamo una musica che viene da quegli anni e questo i Blades lo sanno benissimo.

I Blades sono una band che ha sede a Berlino ma la cui formazione è tutta italiana. Proprio così, una band di immigrati.

Le undici tracce che compongono il loro primo 12″ scorrono tutte d’un fiato in circa dodici minuti di hardcore punk primordiale e diretto, con una voce che sputa sangue.

Le canzoni colpiscono veloci e senza fronzoli. Non c’è tempo per sovrastrutture da fighetti e velleità moderne. Se non sapessi chi sono i Blades penserei di ascoltare un vecchio disco della Dischord o dell’Alternative Tentacles. I riferimenti sono evidenti: parliamo dell’hardcore punk americano 80-83, roba alla Void, Youth Brigade, Minor Threat, Bad Brains, JFA eccetera.

I Blades fanno la loro musica con coerenza e cognizione di causa e infatti il disco mi piace molto.

La produzione, a cura di Nene Baratto dello Big Snuff Studio di Berlino, è perfettamente aderente allo stile ed è di quel lofi paraculo dove hai dei suoni retrò ma si capisce tutto benissimo.

Il disco è un’uscita della Tornado Ride Records e della Goodwill Records ed è distribuito da CoreTex. Artwork a cura del tatuatore Alessandro Maida aka Scarful.