Alex Rossi [Konquest, Iena, xDeloreanx, Fate, Carlos Dunga, Destinazione Finale…] – Intervista

Alex Rossi [Konquest, Iena, xDeloreanx, Fate, Carlos Dunga, Destinazione Finale…] – Intervista

Gennaio 28, 2021 Off Di fr3ng

Dopo aver ascoltato Konquest – The Night Goes On ho voluto fare qualche domanda ad Alex Rossi, ideatore dei Konquest e attivo in molti altri progetti.

 

Ciao Alex. Domanda -ahimè- ormai di rito che non può che essere legata al periodo che stiamo vivendo. Come stai affrontando la situazione? Sensazioni sul futuro?
Ciao! Cerco di tirare avanti in qualche modo, mantengo per quanto possibile acceso il cervello con film, musica…suono e scrivo un po’ (per lo più in casa..fuori ahimé, quando è possibile). Riguardo al futuro cerco di essere più positivo possibile, la luce in fondo al tunnel personalmente ancora non la vedo, ma spero comunque di arrivarci…e tutto intero…!

È da poco uscito il disco The Night Goes On del tuo progetto Konquest, del quale hai curato praticamente ogni aspetto, dalla scrittura, all’esecuzione alla produzione. Mi racconti la genesi del progetto?
Avevo in mente da un sacco di tempo di iniziare un progetto Metal, ma non ho mai avuto il tempo materiale per realizzarlo sul serio..tutto ciò fino al lockdown del 2020, che mi ha dato il tempo per ultimare ciò che è diventato il primo demo Konquest.
In realtà avevo già registrato le tracce di batteria a Febbraio dello stesso anno e nel frattempo avevo anche perso un po’ di motivazione nell’ultimare il progetto, causa isolamento e un po’ tutta la tristissima situazione…ma come dicevo prima, sentivo il bisogno di attivare il cervello in qualche modo e sono riuscito a trovare le forze per finire il tutto…
Ho sempre voluto suonare e registrare questi pezzi da solo, sono partito da delle idee ben precise riguardo a come dovevano suonare e a come dovevano essere eseguiti..ma non escludo di certo che in futuro potrà esserci qualche collaborazione anche con persone esterne sotto questo aspetto.

KONQUEST - The Night Goes On

Il disco è stato prodotto dalla Iron Oxide Records, divisione dell’etichetta heavy metal Skol Records. Il master è stato curato da Bart Gabriel, boss dell’etichetta stessa. Come sei entrato in contatto con loro?
In realtà è stato tutto molto semplice, sono stato contattato direttamente da Bart dopo aver postato il demo di Aprile 2020 sul gruppo Facebook del Keep It True Festival, dicendomi che sarebbe stato interessato a far uscire un full lenght se avessi avuto in mente di farne uno..
Dopodiché sfruttando il tempo libero forzato dal lockdown ho scritto i pezzi rimanenti per il disco, ho ricontattato Bart e abbiamo reso reale il tutto!

La band pic che troviamo sul Bandcamp dei Konquest e sul sito dell’etichetta fa pensare che non si tratti di un progetto esclusivamente in studio ma che avrà anche una dimensione live. Sbaglio?
Non sbagli, e spero che questa dimensione possa presto diventare realtà..la voglia di portare i pezzi live è tanta… La formazione però è ancora ”segreta”, e verrà ”svelata” solo quando si potrà tornare a fare concerti…!


L’artwork del disco è stato curato da Luca Zeero. Come è nata la collaborazione con Luca?

Col buon Ziro siamo compagni di band nei Fate, quindi ero già a conoscenza del suo operato nel campo di artwork per le band e simili…
Gli ho chiesto se aveva piacere nel curare tutto l’artwork del disco, si è preso bene e ha fatto quella bombetta che potete vedere sulla copertina dell’album…
Il logo Konquest invece è stato disegnato da Valeria Calossi, altra artista di grandissimo talento.

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IENA 2019


Sei molto attivo anche nella scena hardcore punk. Quello che chiedo a chi, come te, non disdegna un’attitudine “crossover” è: secondo te la scena italiana è abbastanza matura da avere un approccio trasversale di questo tipo o si ragiona ancora troppo per compartimenti stagni?
A mio avviso nella scena italiana questo approccio è già presente, e da ciò che vedo e sento molti dei gruppi HC al momento attivi sono influenzati dal metal (heavy e thrash maggiormente) e viceversa.. fortunatamente questa apertura mentale musicale in Italia sembra esserci sempre stata, vedi i vari Negazione, Upset Noise, Fall Out e tutti i gruppi che negli anni si sono ‘metallizzati’

Ti occupi, oltre che di suonare in molte band, anche di produzione musicale presso il tuo Hill Valley Studio. Ci parli dello studio? Qualcuno collabora con te o è un’attività che porti avanti da solo?
Premetto che non si tratta (purtroppo) di uno studio fisso ma uno studio ”mobile”…difatti ogni volta che devo registare qualcosa faccio di conseguenza un mezzo trasloco con tutta la strumentazione che devo traspotare: PC, scheda audio, casse, cavi vari, aste, microfoni e tutto il resto..il lato positivo è che ciò mi permette di registrare praticamente ovunque!
Si tratta perlopiù di un hobby che di un’attività vera e propria e non ho della vera strumentazione professionale..cerco però di arrangiarmi cercando di raggiungere il risultato migliore possibile con ogni gruppo che registro e spero di riuscirci in qualche modo…!
I collaboratori sono molto spesso i compari Ivan e Giuliano (specialmente per questo disco Konquest) che hanno anche troppa pazienza nello starmi dietro durante le session, santissimi loro!

Hai molte band insieme a Ivan “Dunga” e non sono neanche in grado di citarle tutte, credo. Come è nata la vostra amicizia?
Ci siamo conosciuti nell’ormai lontano (credo) Febbraio 2012 quando sono entrato come chitarrista nei Carlos Dunga, da lì in poi è nata un’intesa sia umana che musicale che a quanto pare non accenna a smettere di crescere…quindi aspettatevi altri gruppi da noi due…!! Eheheh
No, per ora non abbiamo novità musicali in programma…ci bastano Carlos Dunga, Destinazione Finale, Iena, xDELOREANx (per adesso un po’ in pausa, ma chissà…)

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Siamo ai saluti. Ti ringrazio molto per il tuo tempo e spero di beccarci molto presto in giro per concerti. Ciao!
Grazie a te per l’intervista…! E sì, speriamo davvero di tornare presto a suonare come i (non troppo vecchi) vecchi tempi…