Abduction – Killer Holidays On Planet Earth (recensione)

Abduction – Killer Holidays On Planet Earth (recensione)

Maggio 1, 2020 Off Di fr3ng

Un giorno i Nuclear Assault devono aver fatto l’amore con i Violator. È da questo amplesso che credo siano nati gli Abduction di Cagliari.
Il nuovo disco, Killer Holidays On Planet Earth, va giù che è un piacere, mescolando soluzioni classiche della vecchia scuola thrash con sonorità più moderne.
Con questa produzione, gli Abduction guadagano un posto di riguardo nella nuova ondata thrash metal, e non solo a livello nazionale. Dimostrano infatti di poter competere con nomi ben più blasonati del panorama internazionale.
Il disco, composto da undici tracce e prodotto da Pogohai Records, Fast ‘n Loud Records, Livevil Records, Professional Punkers e Impeto Records, è di altissima qualità.
Puro thrash metal tanto old school quanto tecnico e pulito che ricorda nomi quali i sopracitati Nuclear Assault e Violator, ma anche vagamente gli Havok, strizzando l’occhio al moderno crossover di Municipal Waste e simili.
Dal punto di vista tematico c’è una linea di continuità con i precedenti lavori rappresentata dagli alieni. Alieni mostruosi, alcoolizzati e fattoni che sono ben presenti nell’artwork e in parte delle liriche, nelle quali l’ironia è una costante.
La produzione è ottima. I suoni sono puliti e potenti, in particolare le chitarre, e questo rende l’ascolto ancora più gradevole.
Killer Holidays On Planet Earth è un disco veloce, acido e tagliente dalla prima all’ultima nota e ogni canzone fomenta e coinvolge. Ha praticamente tutto quello che ti aspetti da un disco thrash fatto a mestiere.